20 ottobre 1980: nasce il  Comitato  promotore per la fondazione del Centro Studi sotto la presidenza del Giudice dott.Giuseppe Boselli, pretore di  Borgotaro (ora Presidente del Tribunale di Piacenza). 17 luglio 1983: Atto Costitutivo di Associazione c/o il Notaio Rota in Borgotaro Rep.34.126 -Raccolta n.15.429.   30 luglio 1985: Riconoscimento della personalità giuridica con Decreto del  Presidente della Regione Emilia Romagna.   Sin dai primi anni della sua costituzione il Centro Studi per la Flora Mediterranea  ha organizzato  una  lunga serie di Mostre, Seminari e Convegni Nazionali ed Internazionali.      Altra Attività scientifica realizzata 1990 --Studio della flora di MALTA di cui all'invito ufficiale del  Ministryof Foreign Affairs - MALTA, N.V.788/89 - 19 nov. 1989, trasmesso con nota della Ambasciata d'Italia n.2257 del 21 nov.1989. 1991 --Inizio degli scambi culturali, concessi al Centro, tra le Università  aderenti  e che il Ministero degli Esteri - DIR.GE.SCAMBI CULT.- ha inserito nei protocolli (C13) bilaterali,1991. 1992 -- Scambio Culturale  (B 26/'92)  tra Italia ed Ungheria (Università di Budapest - Istituto di Orticoltura) sulle piante officinali.   Progetti in Corso "La micorriza del castagno ed il recupero produttivo del castagneto da frutto."  Ricordiamo in breve che le operazioni combinate prevedono: 1a) lotta biologica al cancro del castagno in loco; 1b) lotta biologica al mal dell'inchiostro in serra; 2a) asportazione delle parti infette dal mal dell'inchiostro; 2b) coltivazione di piantine micorizzate con funghi vari e "vaccinate" in serra con ceppi ipovirulenti di Phyphtophora sp.; 3) messa a dimora delle piantine micorizzate; 4) innesti su radici naturali con radici micorizzate; 5) innesti su pianta con cultivar idoneo; 6) pulizia del castagneto e restauro conservativo del bosco. Il tutto è anche un fenomeno sociale(a progetto approvato dalla U.E. si potrebbero  creare  delle cooperative per lavoro giovanile) e culturale(i castagneti da frutto com- portarono ai frati ed  alle popolazioni di montagna circa 200 anni  di lavoro e di sacrifici; la castagna ha potuto così sfamare poi montagna e città  nelle carestie e nelle guerre).